Ed eccoci a commentare la vittoria di Kirk ai Campionati Italiani di Scalea.
Premessa: parlerò solo di Kirk. Non perché gli altri ragazzi non siano meritevoli di menzione ma perché, per una vergognosa iniziativa del villaggio turistico che ci ha ospitati, non era permesso ai non residenti di inoltrarsi fuori dal piazzale antistante la sala di gioco. Pertanto, per poter seguire le analisi delle partite delle mie figlie, che il loro insegnante svolgeva all’interno del villaggio, dovevo intrufolarmi prima dell’inizio della partita quando non c’era la sicurezza, e non potevo uscire prima della fine delle partite delle mie figlie.
Risultato: non ho visto NEMMENO UNA delle partite dei ragazzi riminesi, ad esclusione di quelle di Kirk e delle mie figlie, per cui non saprei cosa commentare se non la mera prestazione numerica. Ma non ha senso dire “Tizio è stato bravo ha fatto 5.5 su 9 ed è arrivato 23°” se non si è vista nemmeno mezza partita. Lascio quindi i commenti ad altri che abbiano almeno visto qualcosa (Mauro Casadei, qualche genitore …) e per par condicio non parlerò delle mie figlie…
Ma veniamo a Kirk.
Sorvoliamo sui primi 8 turni, non possiamo stare a raccontarli tutti. Sono stati comunque molto positivi, Kirk si presenta all’ultimo turno con 6.5/8, una sola sconfitta ad opera di Buonanno, numero 1 del tabellone. Ci può stare.
In testa c’è ora Francesco Bettalli con 7 punti, seguono in 4 a 6.5, compreso Kirk che può anche vantare un eccellente Bucholz. Ci sono possibilità di titolo se Francesco non vince e Kirk sì, proprio per via dello spareggio tecnico che vede due dei quattro avversari di Kirk già tagliati fuori. L’avversario di Bettalli giocherà sicuramente per vincere, quindi può succedere di tutto.
Il suo coach Claudio Negrini deve combattere contro le tendenze “pacifiche” di Kirk, che probabilmente sa di aver fatto un ottimo torneo e con la patta potrebbe giocare in sicurezza per entrare nei primi 5. Ma una vittoria significa podio e, con un po’ di fortuna, primi due e quindi qualificazione per Europeo o Mondiale, e Kirk decide di provarci.
Iniziano le partite. Sin dall’inizio si capisce che Francesco Bettalli non è nella migliore giornata, perché finisce subito in posizione difficile. Ma se Atene piange, Sparta non ride, anche la posizione di Kirk è ristretta ed è difficile giocare per vincere. A un certo punto sembra anche che voglia ripetere le mosse, ma poi, pur in posizione probabilmente inferiore, decide di gettare il cuore oltre l’ostacolo e comincia a forzare.
La posizione di Bettalli peggiora progressivamente, ha due pedoni in meno ma è in un finale di Alfieri di colore contrario per cui la patta è sempre dietro l’angolo. Kirk invece non sembra aver avuto fortuna col suo tentativo di forzare, la posizione è peggiore, probabilmente persa. Il babbo Ettore, uno dei pochi genitori di un giocatore di vertice che non è sempre attaccato al risultato, è comunque contento, Kirk ha avuto coraggio e ci ha provato.
Siamo alle battute finali… Francesco ha quasi perso, ed anche Kirk è messo male, ma siamo rimasti a giocare con l’incremento ed abbiamo già visto ai campionati a squadre che Kirk in queste situazioni ha una calma olimpica e gran sangue freddo. Ed ecco che saltano le scacchiere elettroniche! Le trasmissioni delle partite si interrompono, e rimaniamo rassegnati ad attendere i ragazzi.
Compare Kirk all’orizzonte… il babbo si precipita a consolarlo, ma Kirk afferma di aver vinto! La faccia che ha non lo conferma, mia figlia sarebbe uscita volando a un metro da terra, ma Kirk è fatto cosi: umile, modesto, e dispiaciuto di aver dovuto battere un suo amico per ottenere questo risultato.
Ci dice anche che Francesco ha una qualità in più … cosa che pare incredibile, ma in realtà il suo avversario l’aveva sacrificata, poco dopo apprendiamo della sconfitta di Francesco e della sconfitta dell’altro avversario diretto di Kirk, quello col Bucholz “buono”.
Quasi fatta… sono in due a 7.5, l’altro partiva con 4.5 punti in meno di Bucholz, ma per scaramanzia attendiamo l’apparire della classifica finale, che conferma Kirk Campione Italiano!
L’unico a non accorgersene sembra lui, che corre a consolare l’amico che ha dovuto battere per ottenere questo risultato. E credo che l’umiltà che ha messo in mostra nel gestire questa situazione valga quanto e più del titolo conquistato e dovrebbe essere presa a modello da parecchi altri giocatori e genitori…
Ora lo attende l’Europeo ad agosto, che avrà la fortuna di poter fare con il proprio coach, il MF Claudio Negrini … e naturalmente con le mie figlie! Quindi 4 ragazzi del circolo all’europeo di Riga, vi terremo informati!
Concludendo: grande Kirk, certo un pelo di fortuna l’ha avuta ma questi campionati raccolgono i più forti d’Italia e senza un po’ di lato B non si vincono, nemmeno se sei il più forte. E non dimentichiamo che ha vinto nell’anno “sbagliato”, perché ha solo 13 anni, e l’anno prossimo sarà “quello da battere”!
Kirk, neo campione italiano U14
I primi 10 classificati