GLI SCACCHI A RIMINI- PREISTORIA-
a cura di STEFANO CAVALLARI
1) Nel dopoguerra i Giocatori di Scacchi ( una decina al max ) si ritrovavano nell’allora Ristorante “Vecchia Rimini da Giovanni” ( Via Gambalunga )
2) Nei primi anni ’50 si trasferirono in un grande Bar all’Angolo con il Corso.
3) Nel 1956 Agostino Dolci ( un industriale riminese che aveva un grande magazzino di ferramenta ) intervenne come Sponsor e Presidente del fondato Circolo degli Scacchi Riminese affiliandolo alla Federazione Nazionale.
La attività si svolgeva al Bar Trieste ( Via IV Novembre- Via Dante ) ove c’era un biliardo e tavolini per il tre-trentuno e scacchiere. I giocatori erano una ventina, ma per la Federazione ne figuravano una cinquantina perché anche i giocatori di biliardo e di carte di associarono per simpatia. Il livello di gioco era da semplici dilettanti a appassionati, ma fu organizzato addirittura un Campionato Italiano.
Da ricordare che c’era un giocatore ( anziano, taciturno, incolto, mercante di formaggio al vicino mercato) che richiamava la presenza estiva a Rimini di campioni che venivano apposta per giocare con Lui, che – sebbene non conoscesse le teorie , le Aperture Spagnola, Italiana, di Gambetto, di Donna e egli impianti moderni del gioco – aveva profonde doti innate di giocatore ed eccelleva nei Finali, talché il pubblico non di rado ( dopo le quattro ere canoniche di gioco ) lo vedeva vincitore ( con orgoglio cittadino ); quella, sebbene occasionale, era una “scuola”.
Nello stesso periodo era Segretario Comunale il Dott. Napolitano, un campione nazionale anche per corrispondenza.
Se si poteva, d’estate si disputava una raduno-incontro con giocatori Romagnoli e Bolognesi e poi si festeggiava tutti insieme con un risotto di pesce.
4) Negli anni ’60 fu Presidente il Dott Angelo Pane ( che era magistrato a Bologna ), un esperto giocatore e problemista.
Da ricordare in quel periodo che il Ns Circolo si iscrisse al I° Campionato Internazionale per Corrispondenza ( con partecipanti di tutti i continenti ) e … lo vinse ! Il ché confermava che il “genius loci” c’era.
Poi, alla spontaneità e alla improvvisazione, seguì la pubblicazione di molti libri di teorie e letterature scacchistica e soprattutto il Computer, e il gioco cambiò evolvendosi dalle famose Aperture ottocentesche e tecnicamente.
5) Anni ’65 con la presidenza di Lucio Buzzoni, il CSR si dovette trasferire alle Acli ( sempre in via Dante ) e poi vi fu un intermezzo in un Bar di Via Tripoli.
6) 1972 - Fu il periodo della Sfida Fischer- Spassky che ebbe molta risonanza nel mondo e anche qui, perché alcuni giovani “dilettanti” si misero a studiare quelle partite ( e tutto quello che comportavano ) sicché il livello del CSR crebbe assai.
Specialmente due “ragazzi” ( di allora ) ebbero risultati eccellenti : uno ( prematuramente scomparso ) Andrea Magalotti, che da solo partì da Rimini e si iscrisse a un Torneo Internazionale a Bologna, e lo vinse, diventando così “Maestro”; aveva doti speciali di analisi e combinazione, oltre a una velocità di elaborazione non comune; l’altro è Mario Voltolini, divenuto ‘Maestro’.
7) 1976 . Il problema della sede era tuttavia impellente. Il CSR fu allora accolto nell’alveo del Dopolavoro Ferroviario ( ove si svolgono varie attività culturali e sportive ) e dove tutt’ora svolge la sua attività).
Da precisare che attualmente al DLF si svolge preminentemente attività scolastica e che molti ragazzi e ragazze sono allevati scacchisticamente dai Maestri e dagli ‘anziani’ che con amore e passione insegnano questo gioco, che “gioco” non è perché è la quinta essenza dell’agonismo intellettuale .La attività agonistica si svolge in un altro locale messo a disposizione dal CONI( ma solo due giorni la settimana) a tutte le associazioni italiane federate.
Qui due volte la settimana si svolgono regolari tornei ( semilampo ) nel quali i soci ( vecchi e giovani, ragazzi e ragazze ) si cimentano con grande spirito cavalleresco.